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venerdì 22 luglio 2016

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non  conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce  il nero su bianco
e i puntini  sulle "i"  piuttosto  che un insieme  di emozioni
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti  all'errore  e ai sentimenti.
Lentamente  muore chi non capovolge il tavolo,
chi è  infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l' incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette  almeno  una  volta  nella  vita  di fuggire  ai
consigli  sensati.
Lentamente muore  chi  non  viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi  distrugge  l'amor proprio,  chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente  muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte  a piccole dosi,  ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga  maggiore del semplice  fatto di respirare.
Soltanto  l' ardente pazienza  porterà  al raggiungimento di una
splendida felicità.

P.Neruda?
o Martha Medeiros scrittrice brasiliana

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