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mercoledì 21 febbraio 2018

Quest'anno gli alberi di arance di mia figlia Sara hanno dato tanti frutti, arance piccole ma buonissime, avrei voluto avere più tempo per utilizzarle in tanti modi invece mi sono dovuta accontentare di fare qualche vasetto di marmellata per i miei nipotini che nonostante il gusto un po' amarognolo hanno gradito tantissimo.
L'arancia fa crescere, contiene calcio, fosforo, magnesio potassio e vitamine A,B, e C. 
Una grossa arancia può fornire 100 calorie, quante ne può dare un bicchiere di latte appena munto.
L'arancia è consigliata ai diabetici perché il suo fruttosio è direttamente assimilabile dall'organismo senza l'intervento del fegato e quindi senza interessare il pancreas. Fresco è indicatissimo per i bambini perché stimola la crescita e lo sviluppo, il suo succo serve a combattere l'uricemia, il diabete, il reumatismo cronico e l'obesità, tiene a bada la pericolosa acidità del sangue, una delle cause del precoce invecchiamento.
RICETTA:  (una vecchia ricetta che mia mamma aveva scritto in un'agenda, ho fatto qualche modifica perché una volta non si frullavano la arance ma si usava il passaverdure e ho scottato le scorzette per 2 o 3 minuti per togliere l'olio essenziale che è molto amaro ma ricco di terpeni una sostanza utile per combattere il colesterolo.)
Per 3-4 VASI 
1 Kg di arance non trattate
700 g di zucchero (in verità il peso dello zucchero dovrebbe essere uguale al peso delle arance, io ho   seguito la ricetta di mia mamma che ha sempre fatto dell'ottima marmellata riducendo il peso dello zucchero)
1 tazzina di alcol per liquore 90°o 95°
quattro cucchiaiate di rhum
1g di vainiglina
Cottura: 60 minuti
Con un coltellino ben tagliente portate via la parte superficiale della buccia, eliminando tutta la parte bianca fate in modo che non ne rimanga traccia, tagliate la buccia a julienne e mettetela nel rhum per una quindicina di minuti.
Continuate a sbucciare le arance togliendo più filamenti bianchi possibile e con la punta di un coltellino gettate via i semi.
Mettete gli spicchi in una terrina già pesata precedentemente in modo che sottraendo il peso della terrina avrete il peso delle arance, regolatevi per lo zucchero. Raccogliete le arance, le scorze a julienne in una cazzaruola (conservate il rhum) e fate cuocere per dieci minuti prima di versare lo zucchero e rimestate continuamente finché il liquido non avrà ripreso il forte bollore, perché altrimenti lo zucchero precipita al fondo e potrebbe attaccarsi alla cazzaruola. Con il frullatore ad immersione frullate la marmellata per renderla più liscia.
Il punto esatto della cottura si riconosce come le altre marmellate, versate qualche goccia su di un piatto, soffiateci sopra e se stenta a scorrere è pronta, ricordatevi che la cottura prolungata toglie ogni profumo al frutto. La conserva deve restare piuttosto chiara e trasparente e conservare quasi il colore del frutto. Aspettate che sia tiepida per aggiungere il rhum e 1g di vainiglina mescolate bene e  versatela nei vasetti sterilizzati e ben asciutti lasciate raffreddare completamente la marmellata e coprite con un disco di carta oleata  di misura adatta imbevuto di alcol e poi chiudete il vasetto con il suo coperchio. Questa marmellata ha il merito di possedere una virtù stomatica.
Aggiungere il rhum, e il disco imbevuto di alcol per la conservazione è una vostra scelta io per i miei nipotini non l'ho fatto, ho sterilizzato i vasetti per 30 minuti mettendoli avvolti in canovacci puliti in un pentolone pieno di acqua fredda in modo che l'acqua copra i barattoli. Fate bollire e continuate l'ebollizione a fuoco lento. Togliete i vasetti dall'acqua una volta raffreddata, capovolgeteli fino al completo raffreddamento in modo che si formi il sottovuoto.
La marmellata di arance è ottima anche abbinata al pecorino e ai formaggi di pasta dura.

martedì 20 febbraio 2018

Collana di lana fatta con il tricottino.
Per arrotolarla inserire dentro il tubolare una molla in plastica.

giovedì 15 febbraio 2018

Bellezza al Naturale


Lo sapevate che l'aloe non fa bene solo agli esseri umani ma anche ai nostri amici animali, soprattutto per curare le loro ferite e disinfettarle.
Alcune popolazioni indigene ne curavano il raffreddore con uno sciroppo di eucalipto, resina di pino, salvia e aloe, gli addestratori di cavalli da corsa la usano per ridurre il gonfiore delle zampe a causa del forte esercizio fisico.
Negli animali si usa anche come integratore dietetico, dato che i principi attivi dell'aloe aiutano a scomporre le proteine grasse e gli amidi in modo che gli animali possano usufruire al meglio dei nutrienti contenuti nel loro cibo, si può somministrare mescolato all'acqua se soffrono di cattiva digestione o denutrizione, l'aloe li aiuterà anche a combattere l'artrite, una malattia molta comune per alcune razze, la foglia dell'aloe risulta ottima anche per le infiammazioni delle gengive causate dal tartaro.
Il gel d'aloe è efficace per combattere il prurito causato nei cani dalle pulci, ed è un valido trattamento per ferite e cicatrici grazie alla sua azione antibatterica e idratante.

mercoledì 14 febbraio 2018



BUON SAN VALENTINO A TUTTI!!!!!
L'amore si accompagna soltanto alla libertà. Quelli che amiamo hanno il diritto di lasciarci, se non sono liberi da noi, il nostro amore è privo di rispetto (La vita spiegata ai miei figli di Anne Bacus Lindroth)

lunedì 12 febbraio 2018

Le cialde hanno dei colori così belli che sollecitano la creatività
 
Tagliare le cialde del caffè a un cm circa dal fondo, ondeggiarle con le pinze a becco tondo, ripiegarle all'interno ed infilarle in un filo di nylon. Io ho utilizzato 140 cialde, di cui 70 cialde (la metà) le ho infilate dal sotto e le altre 70 dal di sopra in modo tale da avere lo stesso verso finale (le cialde si devono guardare).

venerdì 9 febbraio 2018

Ho notato che se sono nervosa mi riprende la cialdemania😬

Semplicissima da fare ma di grande effetto quando è indossata, basta ritagliare la cialda e arrotolarla su un ago da lana dello spessore desiderato, naturalmente scalare di numero  ad ogni giro.