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domenica 29 marzo 2015




Le mie faccine per i sacchetti porta uova.
Grazie a country creations di Federica per avermele insegnate.
Le faccine potete applicarle dove volete liberando la vostra fantasia, io ho aggiunto la bocca perché mi davano più allegria.





CURARSI IN CASA
L'ASPARAGO, a tutti noto fin dalla più remota antichità, ha una grande influenza sugli organi urinari. È un alimento gradevole , leggero, contiene pochissimi zuccheri e grassi, la parte commestibile è poco calorica ma  ricca di proteine, in particolare contiene un aminoacido chiamato asparagina le cui sostanze solforate però possono dare un odore sgradevole e temporaneo all'urina, fibre, vitamina A, C ed E, e due vitamine del gruppo E.
Contiene inoltre sali minerali, come ferro, fosforo, calcio,  sodio, potassio, magnesio e manganese per questo è utilissimo ai convalescenti e chi soffre di demineralizzazione ossea. Poco riparatore in sé stesso, questo legume eccita però favorevolmente l 'appetito ed il suo gusto col suo amaro, ed il suo profumo diventa una specie di aperitivo.
Il più noto dei suoi benefici è quello di favorire la diuresi, diminuendo il ristagno di liquidi, che, in alcune condizioni, possono determinare uno scompenso dell'equilibrio idrico del corpo.
L'asparago è adoperato con successo nelle malattie di cuore nelle idropisia, ogniqualvolta bisognerà aumentare la secrezione delle urine.
L'uso dell'asparago, sia come alimento sia in forma di derivati della radice essiccata, è consigliato per le sue proprietà:
-depurative e drenanti, favorendo un miglior funzionamento del fegato; dell'apparato renale e del sangue e poiché favorisce questi organi è anche utile in caso di eczema(un'affezione della pelle molto spesso di natura allergica).
-lassative e sazianti perché è ricco di fibre.
-riduce il glucosio nelle urine dei diabetici.
- in tutte le condizioni di ritenzione idrica, in cui un'alterazione del circolo sanguigno può determinare ristagno di acqua nei tessuti, o in calcolosi delle vie urinarie.
E' indicato nelle diete dimagranti perché poco calorico e per l'elevata capacità saziante.
Si dice che l'asparago ha qualche controindicazioni:
Non è indicato nella cistite ricorrente, nelle infiammazioni renali e in caso di gotta perché contiene una elevata sostanza chiamata purina che può determinare un aumento di acidi urici nel sangue nelle persone predisposte.
L'asparago produce altresì l'insonnia e l'agitazione nelle persone nervose.
Per meglio usufruire dei suoi benefici  in cucina possiamo:
-come diuretico : mangiare ogni giorno 50 g di asparagi cotti al vapore, o lessare la stessa quantità di asparagi in un litro d'acqua per un quarto d'ora circa, e bere tre bicchieri di questo liquido ben filtrato, ancora più utile è bere 100g di succo centrifugato di asparago crudo.
-come antianemico: mangiare 50g di asparagi crudi grattugiati, o berne il succo centrifugato. In ogni caso qualsiasi preparazione culinaria dell'asparago fa ottenere un leggero beneficio per la salute.
Per ottenere un effetto terapeutico più intenso si utilizza decotti e tinture prodotti con le radici secche,
il decotto si può preparare facilmente in casa facendo bollire 50g di radici d'asparagi (dice una vecchia ricetta del 1926) una ricetta più recente 4-5 g di radice in un litro di acqua per circa 20 minuti, dopo aver filtrato il decotto, se ne bevono 2-3 tazze al giorno lontano dai pasti.


giovedì 19 marzo 2015


CURARSI IN CASA

Lo sapevate che l'AGLIO già ai tempi di  Dioscoride, era considerato diuretico, antiverminoso e, mescolato al vino, mollifica le emorroidi, chiarifica e alleggerisce la tosse cronica.
Ma tante e tante virtù si attribuiscono all' aglio, che nella sua composizione chimica contiene una buona dose di zolfo. Anticamente come del resto anch'oggi, si attribuiva ad esso un'azione antitubercolare.
L'aglio ha una quantità elevata di zinco, e come la cipolla, le leguminose, le foglie della verdura (specie delle lattughe) è benefico all'organismo.
Gli estratti d'aglio  si usano per ottenere la diminuzione della tensione arteriosa, della frequenza del ritmo, e per crescere l'ampiezza dei battiti cardiaci.
Quindi ricapitolando si può dire che è utile in caso di:
pressione alta: concorre ad abbassare la pressione arteriosa favorendo la diuresi;
colesterolo alto:aiuta ad abbassare in misura apprezzabile il colesterolo cattivo;
bronchiti, tosse, catarro: calma la tosse agendo come antinfiammatorio ed espettorante;
infezioni dell'apparato intestinale: combatte la flora batterica salvaguardando quella buona, e favorisce l'eliminazione dei vermi intestinali;
aiuta ad abbassare la febbre alta e resistente;
stimola le funzioni renali;
agisce come leggero lassativo;
riduce l'ossidazione dei grassi, ostacolando la formazione di radicali liberi, ritenuti la concausa di molte malattie.
Inoltre strofinato ogni giorno sui calli li fa sparire rapidamente e in mancanza di meglio può servire per disinfettare piccole ferite
Contro torcicollo e dolori reumatici localizzati si può immergere della carta assorbente in un decotto d'aglio bollendo per 20 minuti circa in un litro d'acqua 3 spicchi d'aglio, strizzarla un po' e appoggiarla sulla parte dolente per 10 minuti, interponendovi una garza.
Oppure lo si può semplicemente strofinare sulla parte dolente.
Oppure schiacciare nel mortaio 30 g di spicchi d'aglio mescolarli con 50g di olio di oliva caldo e succo di limone, massaggiando per 5 minuti la parte indolenzita e quindi ricoprirla con una pezza di lana.
Antiche ricette 
Sciroppo per bronchite cronica dei fumatori, ipertensione, reumatismi:
macerare 10g di spicchi tritati in 20 ml d'acqua per 12 ore; aggiungere zucchero o miele. Poi lo si assume in dosi di un cucchiaio una o due volte al giorno.

Tisana per pressione alta:
uno spicchio d'aglio, messo in infusione in una tazza di acqua calda, da bersi ogni mattina a digiuno.

Liquore d'aglio per ritrovare energia e vitalità:
riempire una bottiglia con 1/3 di aglio schiacciato e 2/3 di alcol etilico a 75°; lasciare macerare al sole. iniziare la cura con 2-3 gocce in acqua cala prima di colazione; aumentare ogni giorno di 2-3 gocce fino a raggiungere 25 gocce, quindi diminuire progressivamente fino a una goccia giorno, la cura può essere annuale o fatta al cambio di stagione.

Contro la verminosi se ne frantumano  due spicchi in un mortaio e si impastano con  1 cucchiaio di olio di oliva. Uso per i bambini 3- 4 cucchiaini al giorno, per gli adulti il doppio.

Frantumato e mescolato con olio di oliva si utilizza come rimedio contro la stanchezza ai dolori ai piedi.
Avvertenze: controindicato per quanti soffrono di pressione bassa, ai malati di fegato, ai sofferenti i dermatosi squamose, alle nutrici, nei sintomi congestivi polmonari, per quanti soffrono di irritazioni allo stomaco e all'intestino.

mercoledì 18 marzo 2015


Tra due giorni è la Festa del Papà, niente è più bello di fargli un regalo con le proprie mani, magari con l'aiuto della mamma o della nonna.
Questo è il regalo di Giovanni al suo papà, sono servite solo due orette per farlo 




Basta prendere 6 mollette, togliere la molla che le unisce, pitturare le mollette del colore che preferite o ancor meglio del colore che più piace al papà, unirle con il vinavil o con la colla a caldo. Rifinire il tutto con una vernice ad acqua ed ecco un carinissimo appoggia cellulare.


Piacerà senz'altro al vostro papà, un regalo utile perché così appena arriverà a casa saprà dove appoggiare il suo cellulare.

lunedì 9 marzo 2015

CURARSI IN CASA

Lo sapevate che la cannella non dà solo sapore ai cibi, ma ha delle virtù sorprendenti per la salute; mezzo cucchiaino al giorno di questa spezia in polvere riduce la glicemia nei diabetici, questo effetto dipende da un ingrediente detto Mhcp che si comporta come l'insulina, aiutando le cellule a metabolizzare il glucosio.
Riduce il colesterolo e trigliceridi. Una ricerca inglese ha dimostrato  che assumere 2 gr. di cannella al giorno per 12 settimane, abbassa la glicemia e determina una riduzione del girovita.
È ricca di antiossidanti che inattivano i radicali liberi e stimolano il nostro sistema immunitario, quindi combatte l'invecchiamento in generale e contrasta la formazione delle rughe.
È un potente antinfiammatorio come il miele, mezzo cucchiaino di cannella e un cucchiaio di miele a colazione sono un toccasana contro i reumatismi e per i malati di artrite reumatoide, alleviandone il dolore alle articolazioni e rendendone più facili I movimenti.
La cannella è inoltre uno stimolante delle funzioni digestive, carminativo, antispasmodico, è un eccitante delle contrazioni uterine in caso di atonia dell'utero:associata al bismuto e alla ratafià, giova nelle gastralgie e nella diarrea.
È una spezia da tenere sempre in dispensa dice l'articolo di Eugenio Spagnuolo, ed è vero.
In cucina consiglia di provarla con il tè verde, altro antiossidante, aiutando così a combattere anche i malanni di stagione.
Va bene nell'impasto dei dolci, e nei piatti che richiedono un pizzico di sapore dolce, come gli involtini di carne con mele e noci.
La si può spolverare sulle verdure, sulla carne alla griglia, o nel pinzimonio.
È importante ricordare di conservare la cannella al riparo dalla luce perché mantenga inalterati i suoi effetti positivi.


giovedì 5 marzo 2015





Un antico ha detto, con ragione, che, su quattro malati, ce ne sono sempre tre che si possono guarire soltanto con l'alimentazione, senza bisogno di altre medicine.
Ciascuna stagione ha i suoi frutti ed erbaggi, di cui bisogna approfittare a suo tempo, e quasi tutti hanno ottime qualità curative.
Per esempio, i pomodori sono ricchi di sali acidi, giovano contro l'artritismo, l'uricemia, la gotta, hanno proprietà vitaminiche, diuretiche e lassative. Il pomodoro si somministra ai bambini utilmente, anche in sostituzione del succo d' arancia e di limone contenendo la vitamina A.
Possiede inoltre virtù cosmetiche: mangiato crudo e ben maturo a colazione, tonifica la pelle, la rischiara, combatte le macchie e le eruzioni cutanee. E non vi è nulla che imbianchi e rinfreschi un'epidermide scura e appassita, quanto un mezzo pomodoro stropicciato sul viso, sul collo e sulle mani.
Il cavolo, di cui persino Catone decantava le lodi, è ricco di preziosissime vitamine, e anche di fosforo, di calcio e di magnesio.
Le foglie di cavolo applicate calde sul seno dissipano gli ingorghi che sopravvengono dopo il parto e si oppongono all'accumulazione del latte nelle donne che allattano.
La linfa del cavolo che si raccoglie facendo un'incisione nello stelo ha una grande  efficacia per far sparire i porri e i bitorzoli.
Infine nei reumatismi sono molto raccomandati i cataplasmi di foglie  di cavolo.avendo cura di rinnovarli ogni due ore.
 Il carciofo contiene molto ferro, è perciò indicato per gli anemici, contiene anche molto tannino è dunque un eccellente astringente intestinale e un ottimo digestivo e tonico.
La lattuga ha virtù calmanti e ipnotiche quasi pari a quelle dell'oppio, senza averne gl'inconvenienti.
Tutta la pianta della lattuga, escluse le radici, è sedativa, calmante, sonnifera, diuretica.
Chi soffre di eruzioni e ha una carnagione  offuscata, provveda  a una cura depurativa con decotti di lattuga. Alcune foglie ricciute, spruzzate di puro olio d'oliva e dopoché gocce di limone, rinfrescano, prevengono macchie e puntini neri.
Con la lattuga si fa anche un decotto indicatissimo per lavare il viso e gli occhi all'esterno. L'acqua di  lattuga borica è poi eccellente contro il rossore delle palpebre, comune in estate, per il calore, la gran luce e la polvere.
alla prossima 

martedì 3 marzo 2015

Piccole astuzie e consigli per i più piccini e non

Desidero ricordare una regola importantissima, ma spesso dimenticata, è di non dare mai niente con il biberon finché si desidera continuare l' allattamento al seno, al suo posto si potrà usare un cucchiaino.

Se il neonato incomincia a succhiare acqua zuccherata, o tè addolcito da un comodo biberon, con il quale si riempie la bocca senza sforzo, non vorrà più fare la fatica di succhiare il latte dal seno della mamma, operazione per lui spesso faticosa, in questo momento particolare, perché il seno è duro, il capezzolo impreparato, il latte scarso, la posizione della mamma scomoda.

Quindi niente acqua e zucchero perché lo zucchero non va somministrato a un neonato perché è la causa di tanti sederini rossi e spellati.

Niente acqua e sale (soluzione fisiologica) perché può dare febbre, basta qualche cucchiaio di acqua bollita.

Niente camomilla che deprime, niente tè che eccita e ha una funzione astringente, sconsigliata perché in questo periodo l 'intestino deve liberarsi dai detriti accumulati nella vita endouterina.

Sembra impossibile, ma molte mamme, tra cui ahimè ho fatto parte anch'io,(mia figlia Sara è stata più saggia di me) non riescono a capire questa abitudine del biberon, per non farlo calare di qualche decina di grammi di peso, è una delle cause più frequenti degli allattamenti materni mancanti.
Fortunatamente oggi ci sono numerose associazioni che aiutano la madre desiderosa di allattare. La più conosciuta è la Leche League (Lega del Latte), (in questo gruppo mia figlia ha trovato incoraggiamento, aiuto e consiglio) che, in tutto il mondo, si è assunta il compito di difendere e promuovere l'allattamento materno. Informatevi se avete piacere dal medico, dall'ostetrica, presso l'ASL se c'è nella vostra città un gruppo d'aiuto per allattamento per superare tutte le difficoltà.