Desidero ricordare una regola importantissima, ma spesso dimenticata, è di non dare mai niente con il biberon finché si desidera continuare l' allattamento al seno, al suo posto si potrà usare un cucchiaino.
Se il neonato incomincia a succhiare acqua zuccherata, o tè addolcito da un comodo biberon, con il quale si riempie la bocca senza sforzo, non vorrà più fare la fatica di succhiare il latte dal seno della mamma, operazione per lui spesso faticosa, in questo momento particolare, perché il seno è duro, il capezzolo impreparato, il latte scarso, la posizione della mamma scomoda.
Quindi niente acqua e zucchero perché lo zucchero non va somministrato a un neonato perché è la causa di tanti sederini rossi e spellati.
Niente acqua e sale (soluzione fisiologica) perché può dare febbre, basta qualche cucchiaio di acqua bollita.
Niente camomilla che deprime, niente tè che eccita e ha una funzione astringente, sconsigliata perché in questo periodo l 'intestino deve liberarsi dai detriti accumulati nella vita endouterina.
Sembra impossibile, ma molte mamme, tra cui ahimè ho fatto parte anch'io,(mia figlia Sara è stata più saggia di me) non riescono a capire questa abitudine del biberon, per non farlo calare di qualche decina di grammi di peso, è una delle cause più frequenti degli allattamenti materni mancanti.
Fortunatamente oggi ci sono numerose associazioni che aiutano la madre desiderosa di allattare. La più conosciuta è la Leche League (Lega del Latte), (in questo gruppo mia figlia ha trovato incoraggiamento, aiuto e consiglio) che, in tutto il mondo, si è assunta il compito di difendere e promuovere l'allattamento materno. Informatevi se avete piacere dal medico, dall'ostetrica, presso l'ASL se c'è nella vostra città un gruppo d'aiuto per allattamento per superare tutte le difficoltà.
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