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giovedì 29 settembre 2016

Bellezza al naturale

Per prevenire l'avvizzimento delle palpebre e della pelle che circonda l'occhio, mantenendo insieme alla pupilla la sua limpidezza, bisogna incominciare per tempo.
Lavare mattina e sera con acqua salata o con acqua di rose gli occhi, mantiene ad essi lo splendore e alla pelle la freschezza. Quando non si è pensato da giovani a far cure preventive, e ci si accorge ad un tratto che le palpebre sono avvizzite e attorno all'occhio la pelle è increspata, si corra ai ripari coi più semplici mezzi. Ecco le compresse con acqua di fiori di sambuco, con acqua di fiordaliso, di latte caldo alternate con quelle di latte freddo, rinfrescanti e astringenti. Le compresse si facciano con striscioni di cotone idrofilo: imbevute nelle sostanze accennate, si applichino sotto gli occhi e su quelle increspature conosciute sotto il nome di "zampe di gallina".
 Quando le zampe di gallina accennano a formarsi, si può impiegare anche una semplice miscela di limone e glicerina che ha virtù astringenti. Utili i massaggi fatti con un leggero palpeggio, non con frizioni, usando pomate sempre rinfrescanti.
Eccone una di approvata efficacia: Lanolina 5 gr., balsamo della Mecca 2 gr. Far massaggi nel modo indicato sotto le palpebre e sulle increspature. Se non si è capaci di usar le dita con arte e leggerezza, si metta un poco di pomata in una garza morbida e trasparente, passata più volte sulle parti raggrinzite, premendo alquanto.
Contro la gonfiezza delle palpebre si provi questo rimedio: far sciogliere 10 centigrammi di borace in 10 grammi di acqua canforata (non confondere con spirito canforato), se ne instillino col contagocce due gocce per occhio, arrovesciando il capo e chiudendo più volte le palpebre, affinché il liquido si diffonda bene negli occhi. Mattina e sera si spalmi poi la palpebra inferiore della borsa con questa miscela: acido tannico gr. 0,10, glicerina neutra gr.10. Occorre far l'operazione con un pennellino sterilizzato.
Un rimedio lampo contro gli occhi gonfi, specie se si deve uscire per lavoro o appuntamenti, è quello di tamponare più volte sulle palpebre con un cubetto di ghiaccio. Validi anche gli impacchi di camomilla tiepida, di cetrioli, di patate crude tagliate a fette sottili.
Da evitare le creme troppo grasse, che possono causare ulteriore gonfiore intorno agli occhi.
Un'eccezionale crema da applicare intorno agli occhi prima di andare a letto è l'olio di ricino (quello per uso esterno, che è inodoro).Viene usato dopo gli interventi di chirurgia estetica. 
Altro rimedio è il seguente: applicare ogni sera sulle borse un po' di sego, lavando al mattino di poi con acqua di fiori di sambuco tiepida.
Per chi soffre costantemente di questo disturbo è utile preparare mattina e sera per un lungo periodo un infuso con rosa gallica, foglie di ippocastano, foglietti noce, rosmarino, semi di finocchio, fiori di camomilla, eufrasia, in parti uguali, mescolare, fare bollire un cucchiaio di questa miscela in mezzo litro di acqua, poi filtrare l'infuso ed applicare.
Se il gonfiore delle palpebre è dovuto all'insonnia, oltre a bere qualche tisana rilassante, applicare sugli occhi compresse di tè nero freddo lasciare agire per 10 minuti; oppure preparare impacchi con decotto di patate crude grattugiate, impacchi con decotto di petali di rose e timo, cataplasmi con decotto di semi di prezzemolo, impacchi con infuso di fiordaliso.
Per la freschezza delle palpebre e della pelle che circonda l'occhi, occorre per quanto è possibile evitare la lettura e il lavoro alla luce artificiale (oggi con la tecnologia è difficilissimo), le lunghe veglie, le lacrime, l'insonnia: Contro le zampe di gallina, giova abbassare più volte le palpebre, chiudendo gli occhi per alcuni minuti, il che si può fare più spesso che non sembri, ed è un'abitudine benefica alla vista, dà fulgore alle pupille.
Quando gli occhi sono stanchi, si lavino con acqua di rose calda, e poi fredda, alternando i lavaggi che rendono lo sguardo vivido e limpido, le palpebre levigate.
Per la freschezza dell'occhio far preparare dal farmacista la seguente miscela: Alcolico di lavanda 20 gr.; Alcoolato di Melissa e rosmarino 20 gr; Nitrato  di pilocarpino 10 centigrammi. Per correggere il cerchio livido pronunciato sotto gli occhi si fanno delle compresse calde, usando cotone idrofilo.

sabato 24 settembre 2016

martedì 20 settembre 2016

Kumihimo con perline.
Ho preparato 8 fili di nylon lunghi 150 cm e ho infilato in ognuno 60 perline da mm 1,5.
Ho inserito i fili sul disco come da post precedente e ho iniziato il lavoro per 1 cm solo con i fili poi ho continuato con le perline (ad ogni incrocio infilare una perla) fino alla lunghezza desiderata.
Ho tolto i fili dal disco, ho tagliato i fili superflui e ho inserito nel cordoncino una charm ricavata da  una bottiglia di plastica che imita perfettamente il vetro, l'ho dorata con pastello deco' oro antico, (ma potete inserire nel cordoncino anche una perla argentata o semplicemente nulla) e  ho terminato con una chiusura a calamita.       


venerdì 16 settembre 2016

Questo dischetto l'ho acquistato da Tiger, è divertente si chiama kumihino e ti permette di fare braccialetti che piacciono tanto a grandi e piccini. E' un'arte giapponese molto antica, che veniva usata per tessere cordoncini che servivano per allacciare alcune parti del Kimono e i Samurai la usavano per attaccare la propria spada alla corazza.
Ora questa tecnica si è ripresa per tessere cordoncini per fare braccialetti, collane, cordoncini per borse.     
Non ci vuole una particolare manualità o abilità, basta solo un po' di attenzione nell'eseguire i vari passaggi, poi tutto diventerà automatico.

martedì 13 settembre 2016

Bellezza al naturale

Per mantenere tonica la muscolatura facciale non c'è bisogno di andare in palestra, possiamo mantenerla tonica anche rimanendo sedute davanti alla televisione.
Bisogna tonificare, richiamando sangue, sottoponendo ad esercizio la circolazione, risuscitando la freschezza dei tessuti con un lavoro attivo e paziente.
Ungere la pelle del viso con una buona crema alla lanolina, lievemente odorosa. E cominciare dalle rughe fra i due sopraccigli: coi due indici stirare la cute orizzontale passare e ripassare dalla estremità interna del sopracciglio alla estremità esterna, battere sopra col polpastrello. e stirare ancora lievemente, fino che la pelle diventa irrorata, rossa, calda.
Passare alla fronte, sede della bellezza (che merita un capitolo a parte) e con le due dita, indice e pollice impartire vibrazioni, dal mezzo delle tempie, in linee sempre parallele al vertice della fronte stessa. Poi andare agli zigomi e coi due polpastrelli dare moto ai muscolini fisionomici, e aiutare i vasellini a smaltire i materiali ristagnanti e insidiosi a mantenersi pieni di sana corrente sanguigna, con stiramenti, fregagioni dedicare delle cartilagini del naso, sugli zigomi, fino alla radice degli orecchi.
Andare sotto il mento là dove suole depositarsi quel grasso che tende a formare la doppia borsa deturpata da solchi; poggiando gli indici al mascellare, col polpastrello dei pollici fare frizioni al margine di esso presso gli angoli esterni. Non dimenticare le rughe agli angoli delle labbra, per lasciare al sorriso, governato da quei muscolini, tutto il suo fascino. Riempire la bocca d'aria e chiudere le labbra. Trattenere il fiato per dieci secondi ed espirare. Ripetere per tre o quattro volte.
Aprire la bocca il più possibile (senza forzare la mandibola) come per urlare la lettera A. Emettere la lettera A per dieci secondi. Chiudere la bocca lentamente e ripetere per tre vuole. Fare lo stesso esercizio con tutte le altre vocali, cercando di tirare bene i muscoli del viso.
Visualizzare un chewing-gum gigante e immaginare di averlo in bocca. Cominciare a masticarlo immaginando di muoverlo da ogni parte della bocca per mettere in movimento tutti i muscoli del viso.
Poi appena finito il massaggio, ungere ancora di crema la cute e avere cura di fare un po' di idroterapia, alternando compresse fredde e calde, per tre o quattro minuti.
La pomata alla lanolina è necessaria per far scorrere il polpastrello e non irruvidire la pelle.
La crema alla lanolina - la migliore crema soavemente profumata e dagli effetti immancabili, si può fabbricare in casa, procurandosi gli ingredienti dal farmacista di fiducia o da una farmochimica.
Bianco di balena gr.200; olio di cocco gr.150; lanolina gr.10; olio di mandorle gr. 800; glicerina gr.10; acqua di rose gr.200. Si fa fondere tutto a fuoco dolce, si ritira, si mescola continuamente fino a raffreddamento. Quando la crema abbia raggiunto i 35° circa, si aggiunge per profumarla; a piacere o essenza di rose 0,5; o essenza di lavanda gr.6, o essenza di garofani gr.3 (Per minor quantità ridurre proporzionatamente le dosi).

domenica 11 settembre 2016

Questi stampi per batik sono molto vecchi, li ho acquistati una quindicina di anni fa in un mercatino in Sardegna a Palau, è stato subito amore a prima vista.
Bellissima la pavoncella uno dei motivi più decorativi dell'artigianato sardo.
Ho provato ad usarli come stampi con colori ad olio americani 

sabato 10 settembre 2016

Un paio di scarpette rosa per Anna🌹

Punti impiegati:
Catenella, maglia bassissima, maglia bassa, mezza maglia alta, maglia bassa in costa (puntare l'uncinetto nel filo dietro di ogni maglia di base)
uncinetto n. 3
La lavorazione si inizia dalla soletta, la scarpetta è così piccola che non ho ritenuto di distinguere punta e tallone.
Avviare 10 catenelle + 2  (i due sono la prima m.a.) all'inizio della riga si fanno altre 3 maglie alte, così nello stesso punto avremo 4 maglie alte, proseguire con 8 maglie alte e nell'ultima catenella 5 maglie alte, proseguire sull'altro lato delle catenelle con altre 8 maglie alte + 1 maglia alta per completare, avremo quindi 4+8+5+8+1 chiudere il primo giro con una maglia bassissima sulla prima catenella d'inizio.
II° GIRO: 2 catenelle 9 maglie alte, proseguire con 8 maglie alte e in ognuna delle 5 maglie alte 2 maglie alte (totale 10 maglie alte) proseguire con 8 maglie alte e 2 maglie alte in ognuna delle 5 maglie alte (totale 10 maglie alte) avremo quindi 10+8+10+8 chiudere il giro con una maglia bassissima sulla prima catenella d'inizio.
Ora proseguire con la tomaia:
 I° GIRO: lavorare le 36 maglie con maglia bassa puntando l'uncinetto solo nel filo dietro di ciascuna maglia e iniziando il giorno con 1 cat, che sostituisce la prima maglia bassa e chiudere con 1 maglia bassissima sulla 1 catenella d'inizio.
II° E III° GIRO: a maglia bassa, chiudendo sempre il giro con una maglia bassissima sulla prima catenella d'inizio.
IV°GIRO: maglia bassa e14 maglie basse da scalare sull davanti  della scarpetta (si piega la scarpetta  e si mette un filo al centro per non sbagliare e si diminuiscono 7 punti ai lati) e si prosegue a maglia bassa, chiudendo sempre il giro con una maglia bassissima sulla prima catenella di inizio. Avremo quindi 11+7+11.
V°GIRO:  12 mezze maglie alte e partendo dalle 2° diminuzione  del giro precedente diminuire nel centro 1 maglia  si e una no per 2 volte, 12 mezze maglie alte e chiudere con una maglia bassissima sulla prima catenella di inizio. Avremo quindi 12+3+12.
VI° GIRO: maglia bassa,chiudendo sempre il giro con una maglia bassissima sulla prima catenella di inizio.

Fiorellino: nel centro di un anellino 1 catenella e 4 maglie alte +1 maglia bassissima ripetere per 4 volte, stringere bene l'anellino, 1 bottoncino nel centro.

Spero di essere stata chiara in quanto non ho seguito uno schema preciso per averle così piccole, queste scarpette sono diventate un fai da te.

martedì 6 settembre 2016

 Questa collana era già da un  po' che la vedevo girovagando in internet ma non c'erano indicazioni di come farla, studia e ristudia e qualcosa è nato, devo dire che quando ce l'ho fatta mi ha dato tanta soddisfazione
 
 


giovedì 1 settembre 2016

Qualcuno non più giovanissimo (dico giovanissimo perché giovani lo si può essere sempre, a qualsiasi età, essendo una scelta personale di come affrontare la vita) ricorderà le famose bamboline di carta degli anni 60: meravigliose bamboline di carta che si acquistavano dal tabaccaio con 50 lire e si passava la giornata a ritagliare o, forse più spesso, a far ritagliare dalle mamme per non combinare paciughi e poi da li iniziava il divertimento...
Quante ne ho avute, di tutti i generi, peccato che sia riuscita a conservarne almeno una! In verità è stata mia mamma a conservarla, l'ho trovata rovistando tra le sue cose in un libro,  l'unico ricordo. Ora devo trovare il modo di farci giocare Vittoria, ora è piccola ma in seguito si potrà fare.
Grazie mamma.
Ho pensato di riprodurli  su un foglio di cartoncino per giocare con Vittoria, un gioco vecchio ma sempre divertente, che ti permette di sognare. Ho aggiunto dei vestitini e una bambolina di un libretto  americano acquistato quando le mie ragazze erano piccole.