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mercoledì 16 gennaio 2013

Secondo la mitologia, Menta era una giovane ninfa di cui Ade, il re degli Inferi, si era innamorato. Ma Ade era sposato con la gelosissima Persefone che appena seppe di questa storia cercò di uccidere la bella rivale. E così Ade per salvarla, la trasformò in una pianticella odorosa.
La menta è sempre stata associata all'amore, a Roma le corone che si mettevano sul capo delle spose avevano i fiori d'arancio mescolati alla menta e altre foglie venivano sparse sul pavimento della camera nuziale "perchè la notte fosse felice".

Aerofagia, infezioni, indigestione, alito cattivo, digestioni difficili, nausee, affezioni epatiche, vertigini, emicrania, mestruazioni difficili e dolorose, impotenza, bronchite, asma, parassiti intestinali, mal di denti causato dall'infiammazione delle gengive, raucedine: mettere 3 cucchiai di menta in mezzo litro di acqua bollente. Lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare e bere 2-3 tazzine al giorno. Per la cattiva digestione, e l'aerofagia berne un poco immediatamente dopo i pasti principali.Vomiti e nausee: mettere 4 cucchiai di foglie fresche di menta a macerare per 10 giorni in un litro di grappa. Filtrare e unire mezzo chilo di miele: Amalgamare il tutto a bagno maria e conservare in vaso. Nevralgie dentarie: masticare una foglia di menta fresca.
Qualcuno ha scoperto che è utile persino per risolvere i modernissimi problemi del viaggio aereo, quel malessere che prende per il cambiamento del fuso orario; basta versare  un paio di gocce di essenza di menta in due dita di alcol buongusto e fare una frizione leggera dalla punta dei piedi fino al ginocchio.

Un vero tè alla menta preparatelo secondo la tradizione marocchina: fate colare da un bollitore di rame dell'acqua bollente zuccherata in un bicchiere (mai una tazza!) con delle foglie di menta fresca già preparate sul fondo.
In Africa e nel Medio Oriente, la menta è ritenuta altamente disinfettante, viene messa nell'acqua e in qualsiasi altra bevanda a scopo depurativo e rinfrescante, per attenuare l'azione irritante del pepe e delle altra sostanze piccanti che formano il condimento base della cucina esotica.

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