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giovedì 17 gennaio 2013


Il gelsomino in Provenza lo chiamano semplicemente "il fiore" per segnalare  che è il più prezioso di tutti i fiori che si coltivano da quelle parti, più prezioso della rosa.
In India è il fiore riservato agli dei. Donne e bambini raccolgono all'alba i i suoi fiori, perchè è in quelle ore che hanno un profumo più intenso, e li intrecciano in bellissime ghirlande che vengono messe in grandi ceste e vendute agli angoli delle strade. Gli uomini che le comperano se le mettono al collo, le donne, invece, le puntano alla nuca, poi vanno al tempio a depositarle ai piedi delle statue sacre.

Dioscoride, famoso medico vissuto in Cilicia un secolo dopo Cristo, racconta che i Persiani ricavavano dai fiori del gelsomino un olio con cui disinfettavano e profumavano una volta all'anno tutte le stanze delle case.

Le medicine di tutte le epoche hanno sempre considerato il gelsomino una medicina utile per risolvere i problemi dello spirito. Ai tempi dei romani veniva utilizzato in una tecnica di massaggio per ottenere un effetto rilassante sul sistema nervoso. I medici cinesi consigliavano invece di accarezzare i fiori di gelsomino o di appoggiarli sul capo per eliminare la stanchezza e ricaricarsi di nuove energie.Nel sud dell'India si effettuano con il gelsomino massaggi al basso ventre delle ragazze che soffrono di mancanza di mestruazioni, e vengono effettuate frizioni nella zona lombare che stimolano la circolazione e aumentano l'afflusso del sangue verso gli organi sessuali a quegli uomini che soffrono di impotenza psicologica.I monaci buddisti ne fanno infusi rinfrescanti per gli occhi,con le radici e le fogli fanno invece degli unguenti per curare le ustioni e tutte le possibili irritazioni della pelle. Anche la medicina occidentale riconosce ai gelsomini e a tutti i fiori bianchi in genere un gran potere rilassante,è stato scientificamente provato che il gelsomino mette allegria.

Il tè al gelsomino è una raffinatezza orientale , è molto delicato e va bevuto liscio senza zucchero nè latte o limone. Si gusta a qualsiasi ora della giornata, i cinesi lo prendono però solo a fine pasto, come digestivo e aromatizzante della bocca.

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