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giovedì 13 aprile 2017

Un'amica di un'amica mi ha chiesto se potevo dorarle un mobile ereditato da sua nonna, ed io sono stata troppo presuntuosa ad accettare, è stata una fatica enorme, al di sopra delle mie capacità.
 Il mobile aveva una lucidatura che non permetteva di far attaccare il bolo nonostante io abbia cercato ripetutamente di pulirlo con la carta abrasiva e l'ammoniaca. Un lavoro che si sarebbe potuto fare in breve tempo, invece un po' per il mio poco tempo libero un po' per gli intoppi è durato qualche mese. Spero che la proprietaria ne rimanga soddisfatta.
Per chi volesse cimentarsi in una doratura fai da te  ho scritto i vari passaggi in un post del 19 marzo 2013 "Fantasie di cernit pasta di sale di legno e non".
Ho tolto la vernice dal legno con la carta abrasiva e ammoniaca, ho fatto asciugare bene il legno e poi ho passato con un pennello morbido il bolo bordeaux Maimeri. 
Ho fatto asciugare bene il bolo, poi ho passato sul bolo la missione all'acqua Maimeri. Dopo una ventina di minuti con gli attrezzi necessari ho iniziato la doratura. Ho lasciato l'oggetto avvolto in una tela per una decina di giorni e poi ho tolto l'oro in eccesso con un pennello morbido e pulito. Ho protetto la doratura con un lucido anticante, e infine ho invecchiato il mobile con la cera bituminosa.

2 commenti:

  1. Non ho mai fatto dorature, posso solo immaginare il lavorone che hai fatto. =)
    Dani

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    1. Dani è stato davvero un lavorone, soprattutto pieno di imprevisti. La tentazione di arrendermi è stata tanta poi ha vinto la mia testardaggine, anche se qualche pecca nel lavoro c'è. Spero che almeno la proprietaria ne rimanga soddisfatta. Grazie, un abbraccio🌹

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