
Ecco, Pasqua s'avvicina,
benchè manchi l'energiadal solaio alla cantina
non si fa che pulizia.
Vanno in giro strofinacci,
spolverini, cenci, stracci
e si lucida, si netta
si scopetta, si rassetta.
Anche i mobili più grossi,
come armadi, canterani,
librerie, letti, divani,
ora vengono rimossi
onde togliere il laniccio
e fregare il pavimento,
bacchettare il pagliericcio
ed esporre, al sole al vento
i lenzuoli a quattro doppi
per nascondere i rattoppi.
E si levan ragnatele
fin da dentro la credenza
dove prima c'era il miele,
pane secco in eccedenza,
olio, lardo, paste miste
e altre piccole provviste,
mentre adesso in quel sacrario
manca pure il necessario.
A ogni modo Pasqua arriva
e lo spolvero s'impone,
la fuliggine furtiva
ch'è prodotta dal carbone
convien toglierla, perciò
si strofinano i comò,
si forbiscono vasetti,
piatti, pentole, padelle
per mostrar che siamo netti
fino in fondo alle scarselle.
Ma durante le faccende
ogni tanto la massaia
guarda fuori. Il sole splende e
la terra è quasi gaia.
La massaia pensa in cuore
spazzolando con fervore:
- Se si desse alla Natura
una scopa come sia,
forse avremmo la ventura
di veder spazzata via
tanti danni, tanti mali
tanti triboli letali
e potremmo dopo tanta
travagliata passione
festeggiar la vera e santa
Pasqua di resurrezione.
Mi piace moltissimo!Grazie Antonella!
RispondiEliminaGrazie a te Paola🌹
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