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martedì 21 aprile 2015

CURARSI IN CASA


Lo sapevate che il CARCIOFO contribuisce anche a combattere le rughe, perché contiene acido folico, ed è un ottimo antiossidante,   depura, drena , combatte la cellulite ed è un concentrato di vitamine per la bellezza della pelle,   aiutando a restare giovani.
E' un ortaggio ricco di sali minerali, potassio, calcio, fosforo,ferro, oltre che di fibre, poiché non fornisce molte calorie, il carciofo è indicato nelle cure dimagranti.
L'acqua di cottura dei carciofi, invece, può essere utilizzata per risciacquare i capelli dopo lo shampoo per rinforzarne il bulbo.
Gli antichi adoperavano il carciofo ogni qualvolta volevano ottenere una modificazione della secrezione urinaria.
I carboidrati contenuti nei carciofi sono costituiti in maggior parte da un amido chiamato inulina che si ricava dalle foglie e secondo alcuni studiosi questa sostanza riduce i livelli di glicemia nel sangue,
per avere questo beneficio bisogna consumare i carciofi quando sono freschissimi perché perdono in fretta questa proprietà.
Il carciofo è un cibo sano, grato, d'un sapore spiccato e leggermente acre, se è tenero può essere mangiato crudo coll'olio e aceto  per il suo alto contenuto di ferro, è molto utile a quanti soffrono di anemia ed ai rachitici, ma è difficile a digerirsi, meglio se cotto conviene a tutti gli stomachi, anche a quello dei convalescenti.
Il carciofo è anche ricco di tannino  è dunque un ottimo astringente.
I fiori di carciofo coagulano il latte senza conseguenze spiacevoli per il siero; per questo gli arabi se ne servono per la fabbricazione dei formaggi.
Le sue foglie, ed in dosi minori le brattee e il suo cuore contengono la cinarina, un principio amaro prezioso per la sua azione epato-renale in grado di influire direttamente sulla colerosi,. sulla diuresi, sul metabolismo del colesterolo e dell'urea.
Per tali proprietà la pianta viene consigliata ai malati di fegato, diabete, arteriosclerosi, artrite, colite, eczema, bile.
Per togliere il nero dai carciofi una volta tagliati  lasciarli a bagno una decina di minuti in acqua e limone o aceto oppure in acqua dove si è sciolto un pugno di farina.
In erboristeria troviamo i suoi estratti che aiutano a stimolare il flusso della bile, a decongestionare e, per questo motivo, possono essere efficaci nel curare alcune forme di epatiti e di disturbi digestivi,  ad abbassare i livelli del colesterolo nel sangue, perché ne ostacolano la produzione e ne favoriscono lo smaltimento. Per le sue proprietà diuretiche, i suoi estratti sono utili per la cura del diabete e dell'ipertensione.
Per chi soffre di disfunzioni epatiche e calcolosi biliare si consiglia un decotto di radice ottenuto ponendo a bollire in 1 litro d'acqua 4 cucchiai finché il liquido si riduce quasi la metà.Quindi si filtra e si consumano a piccoli sorsi 3-4 tazzine al giorno lontano dai pasti.
Lo stesso decotto è utile per coloro che soffrono di reumatismi, artriti e gotta.
Per l'arteriosclerosi, diabete e altre affezioni si può fare un decotto con 200g di foglie di carciofo, 100g di cicoria selvatica, 20g di menta si fa bollire per15 minuti in 1 litro di acqua, si lascia riposare una decina di minuti, si filtra per tela e si aromatizza con alcune scorze di limone consumando 500 ml al giorno, divisi tra mattina e sera
Un decotto diuretico depurativo ed epatoprotettivo si può ottenere con la tintura, preparata con 20g di foglie lasciate macerare in 100ml di alcol a 60°. Un cucchiaino dopo i pasti principali è la quantità ottimale di assunzione della tintura.
Il carciofo non è consigliato durante l'allattamento perché è stato dimostrato che questo alimento ostacola la secrezione del latte materno.
In cucina il carciofo trova molteplici applicazioni di cui sarebbe pretenzioso parlarne in questa sede, però vi voglio dare una ricetta per conservare i carciofi seccati per l'inverno, è una ricetta  di tanto tempo fa ,penso si utilizzasse quando il frigorifero non c'era ancora, l'ho trovata in un vecchio libro di mia mamma a cui lei tiene molto, mi ha sempre raccomandato  di trattarlo con molta accuratezza, purtroppo non è la prima edizione ma è ugualmente una vecchia ristampa.
"Nelle città meridionali, dove i carciofi si trovano quasi in tutti i mesi dell'anno, è inutile prendersi il disturbo di seccarli, tanto più che tra il carciofo fresco e il secco la differenza è grande; ma fanno comodo in que'  paesi dove, passata la stagione, più non si trovano:
Preparateli nel colmo della raccolta quando costano poco; però vanno scelti di buona qualità e giusti di maturazione. Levate loro tutte le foglie coriacee, spuntateli, mondate un buon tratto del loro gambo, e tagliateli in quattro spicchi recidendone il pelo, se qualcuno l'avesse.
Via via che li tagliate gettateli nell'acqua fresca acidulata con aceto o limone onde non diventino nervine per lo stesso motivo metteteli al fuoco in un vaso di terra contenente acqua bollente alla quale sarà bene dare odore con un mazzetto di erbe aromatiche, come popolino, basilico, foglie di sedano e simili. Dieci minuti di bollitura, ed anche soli cinque se sono teneri, saranno sufficienti per cuocerli a metà.
Scolateli e metteteli in un graticcio ad asciugare al sole; poi infilateli e finiteli di seccare all'ombra in un luogo ventilato. 
Possibilmente non teneteli tanto al sole che non prendano odore di fieno. Quando si adoperano per fritto o per contorno agli umidi, si rammolliscono nell'acqua bollente."

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